Questa è la storia della “nascita” della V41, un’autoambulanza della Croce Viola Rozzano inaugurata il 24/05/2015.
Tutto ha inizio una sera di gennaio 2015 a cena da mia suocera: “…sai Francesco che Marisa, mia cugina, vorrebbe donare un’autoambulanza alla Croce Viola Rozzano in memoria della figlia Valeria? Ha chiesto ad un conoscente che le ha detto che secondo lui ci vogliono circa 140 mila euro…”. Devo ammettere che sono una di quelle persone che fa ancora la conversione mentale in “vecchie lire”, per cui i circa 272 milioni di lire per un’autoambulanza mi hanno fatto sobbalzare, considerato che in ambulanza ci ho “vissuto” per diversi anni, quando lavoravo in Croce Rossa Italiana… Mi sono quindi offerto di seguire la trattativa.
Come prima cosa decido di chiamare Beppe il mio collega, e mio istruttore, della C.R.I. per chiedere lumi sul costo, ed effettivamente anche lui mi conferma che la cifra pare esagerata. Confortato da questa conferma mi attivo per avviare la trattativa.
Il 31/01/2015 telefono in Croce Viola Rozzano per avere il contatto di un responsabile, mi viene consigliato di scrivere una mail indirizzata al “Comandante”. Così faccio, spiegando che sono stato incaricato di procedere all’acquisto e allestimento di un’autoambulanza da donare alla loro Associazione. Vengo richiamato da Monia che, evidentemente perplessa, mi chiede qualche informazione in più sulla mail ricevuta. Devo essere stato convincente perché, il giorno dopo, ricevo una mail inviata in copia conoscenza anche alla Presidente, Valentina, per fissare un appuntamento presso la loro sede. Così il 5/2/2016 alle 19.00 ci incontriamo. Facciamo una lunga chiacchierata nella quale spiego che in questa prima fase la donatrice desidera rimanere anonima, e che pertanto sarei stato io il loro contatto diretto avendo ricevuto pieno mandato per qualsiasi decisione, sia sulla spesa che sull’allestimento. Mi spiegano che loro sono già in fase avanzata per l’acquisto di una nuova ambulanza, per cui chiedo se preferiscono acquistarne contemporaneamente un’altra oppure che ci si faccia carico noi del pagamento di quella già in predicato per l’acquisto. La scelta cade su quest’ultima opzione, anche per evitare di avere due mezzi che diventano obsoleti contemporaneamente. Apprezzo la loro oculatezza e chiedo che mi forniscano il preventivo e le schede tecniche per una valutazione. Ci salutiamo con l’impegno di rivederci a breve, anche alla presenza del loro responsabile tecnico dell’autoparco, per definire nel dettaglio gli allestimenti tecnico/sanitari.
Inutile dire che la loro perplessità, forse anche sospettosità, era assolutamente palpabile. D’altro canto chi non sarebbe perplesso davanti ad uno sconosciuto che si presenta dicendo che ti vuole regalare un’ambulanza completa di tutto? Comunque ci ritroviamo dopo un paio di settimane e iniziamo a parlare di allestimenti.
La serata è trascorsa più o meno in questo modo:
Loro: “…vorremmo installare i pannelli solari per la ricarica delle batterie.”
Io: “quanto costano?”
Loro: “x euro”
Io: “…si va bene, possiamo farlo!”
Loro: “…vorremmo acquistare il monitor defibrillatore.”
Io: “quanto costa?”
Loro: “y euro”
Io: “…si va bene, possiamo farlo!”
Loro: “…vorremmo acquistare il ventilatore polmonare.”
Io: “quanto costa?”
Loro: “xx euro”
Io: “…si va bene, possiamo farlo!”
Loro: “…vorremmo acquistare il trauma estricatore, la cucchiaio, e le spinali…”
Io: “quanto costano?”
Loro: “z euro”
Io: “…si va bene, possiamo farlo!”
e così via per tutto l’allestimento, compreso il materiale da medicazione, i farmaci, ecc.
Ovviamente la loro perplessità aumentava in maniera direttamente proporzionale al conto della spesa di cui mi stavo facendo carico!
Completato il capitolato per l’acquisto e l’allestimento del mezzo,
chiedo qualche giorno di tempo per parlarne con Marisa e definire il tutto. Avuto il suo benestare, concordiamo un nuovo appuntamento serale nella sede dell’Associazione per presentare loro ufficialmente la benefattrice e definire gli ultimi dettagli, come la scritta da aggiungere sulle fiancate per ricordare la figlia di Marisa. Ci troviamo il 13/03/2015 (venerdì… superstiziosi? direi proprio di no!) alle ore 19.00. Definiamo gli ultimi dettagli e ci salutiamo con l’impegno ad effettuare il bonifico a copertura dell’impegno di spesa.
Bonifico che viene regolarmente accreditato sul loro conto il 18/03/2015!
Ci confesseranno poi successivamente, che è stato solo alla notifica di accredito del bonifico che si sono convinte che non si trattasse di una “bufala”, spiegandoci che in altre occasioni si era presentato qualcuno dicendo che voleva fare una grossa donazione, senza poi concretizzare.
Il 24/05/2015 si è proceduto all’inaugurazione del mezzo con una festa che ha coinvolto sia i volontari che i cittadini di Rozzano, e da allora la V41 “In ricordo di Valeria Maiocchi” è operativa sulle strade per prestare soccorso.